Locke è stato una persona dai tratti eclettici, filosofo, cultore di medicina, consigliere politico e uomo d’affari. Il filosofo nega l’esistenza di idee innate, sostenendo invece che vi siano solo quelle originate dall’esperienza sensibili. Da un punto di vista pedagogico, per lui i bambini nascono privi di qualunque conoscenza. C’è quindi un recupero della pedagogia dell’abitudine.
Formazione del Gentleman: la pedagogia di Locke è molto influenzata dal periodo storico, infatti quest’ultimo indirizza la sua opera, ovvero formare i gentleman, ai figli della classe emergente( mercantile e borghesia). Per Locke il fine dell’educazione era l’acquisizione di salde abitudini morali che consentano il giovane a sapersi comportare nella società. L’educazione alla saggezza é più importante rispetto all’istruzione (famiglia e scuola). A casa si imparano le virtù morali. Per Locke l’istruzione avviene tramite l’esperienza. La figura del gentiluomo non si addice alla punizioni fisiche ma piuttosto alle lodi e ai rimproveri.

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