martedì 12 novembre 2024

Nuove pratiche educative

 Nel settecento in Europa e più nello specifico in Inghilterra, nasce l’empirismo, una teoria che mette in crisi quella dell’ innatismo, secondo la quale l’uomo sarebbe nato con alcune idee già impresse, come quella di Dio. La concezione dell’empirismo allora oltre a non possedere alcuna idea innata, per crescere e svilupparsi ha bisogno di poter conoscere il mondo per il mezzo di esperienza

Oltre alla filosofia anche la medicina diede un ulteriore impulso allo studio dell’uomo e i suoi meccanismi fisiologici e psichici. Da questo momento si differenzia l’adulto e il bambino e l’infanzia viene riconosciuta come età con prerogative peculiari , diverse dalle altre età. La psicologia (che era una branca della filosofia) inizia a pensare al bambino come una tabula rasa.

L’infanzia da questo momento viene vista come l’età dell’apprendimento, e almeno nei ceti sociali più elevati i bambini erano oggetti di attenzione. 

Il latino pure nel 700 rimane una lingua molto usata, dato che rappresentava la materia più importante, oltre che la lingua di comunicazione d’eccellenza.



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