Depressione nei bambini:
Gli adulti a differenza dei bambini, hanno i mezzi per valutare ciò che gli sta accadendo, sono consci di quello che sta accadendo. Le persone adulte tentano, tranne nei casi più gravi di vincere questa malattia, tranne nei casi più gravi, i bambini non hanno le risorse per farlo.
La depressione porta ad un alterazione grave dello sviluppo. I bambini non riescono più a divertirsi, non giocano più e non instaurano rapporti sani interpersonali, si sentono ipercritici e insicuri e tendono a essere pessimisti.
Il sentimento maggiore che provano di più in questo periodo è la tristezza, ma troviamo anche rabbia, la perdita della risposta di piacere e di allegria e non si sentono amati.
In questo periodo il bambino tende a svalutarsi e di conseguenza l’autostima si abbassa notevolmente, il rendimento scolastico segue il passo dell’autostima
Tra i sintomi fisici troviamo l’affaticamento, l’incapacità alla concentrazione, il cambiamento nell’appetito e/o peso
Bambino Ansioso
Anche i bambini possono provare ansia e angoscia, e si può manifestare fin dall’infanzia molto spesso con l’inizio della scuola,
Il bambino può manifestare la sua ansia im più modi ad esempio con l’irritabilità. Quello che succede nella mente del bambino è un sovraffollamento di idee, concetti, azioni, pensieri che non gli danno la possibilità di concentrarsi su un argomento unico quindi l’unica via di scampo sembrerebbe la fuga.
Autismo: è una psicosi ed é una delle più note e temute. Ed é abbastando frequente, circa 1 casi ogni 1000. Il termine autismo viene coniato nel 1911 e nel 1943 viene formulata la prima definizione di sindrome autistica.
Non c’è una vera e propina certezza sull’origine dell’autismo, si parla di di cause organiche, anomalie in alcune aree cerebrali, incapacità biologica di provare attaccamenti emotivi.
Per Bruno Bettelheim l’autismo era causato da dinamiche familiari problematiche, in particolare dal comportamento delle madri, che definì madri frigorifere. Secondo lui , queste madri, fredde ed emotivamente distanti, avrebbero ostacolato il normale sviluppo del bambino, portandolo a chiudersi in se stesso. Questa teoria oggi é completamente smentita.
Quello su cui tutti gli psicologi sono d’accordo é il punto di vista clinico. L’atteggiamento principale che ci suggerisce la diagnosi é quando il bambino incurva la schiena per allontanarsi dal contatto fisico.

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